Covid-19, il nuovo decreto del Vescovo Giovanni Ricchiuti
Entra in vigore il nuovo decreto firmato dal Vescovo monsignor Giovanni Ricchiuti in considerazione del preoccupante evolversi della curva epidemiologica per parrocchie e chiese.
Qui il testo integrale del Decreto emesso dal Vescovo Giovanni Ricchiuti:
Visto il DPCM del 3 novembre u.s., contenente nuove misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, le cui disposizioni sono entrate in vigore il 6 novembre u.s., nonché le Ordinanze circa la stessa materia a firma del Presidente della Regione Puglia;
considerato il preoccupante evolversi della curva epidemiologica, con conseguente aumento esponenziale dei contagi anche nei Comuni della nostra Diocesi;
tenuto conto di alcune precisazioni fornite dal Segretario Generale della CEI in data 5 novembre u.s. circa il succitato DPCM, alla luce anche di quanto rilevato dal Consiglio Episcopale Permanente nella sessione straordinaria del 3 novembre u.s.;
in coordinamento con i provvedimenti varati dalle Autorità civili per far fronte all’attuale situazione sanitaria;
sentito il parere del Consiglio Presbiterale nella riunione del 5 novembre u.s.,
DISPONGO
che in tutta la Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, fino al 3 dicembre p.v.:
vengano sospese tutte le attività catechetiche in presenza;
ci si adoperi, per quanto è possibile, nei tempi e nei modi che si riterranno più opportuni, per assicurare momenti di formazione a distanza, in modalità on line;
si valorizzino maggiormente le celebrazioni liturgiche, in particolare la celebrazione dell’Eucaristia, da svolgersi sempre nel rispetto delle norme attualmente vigenti, quali momenti privilegiati anche di catechesi e di incontro personale con i fedeli;
vengano confermate, laddove siano state già programmate nei mesi scorsi, le celebrazioni dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, secondo le modalità già richiamate nelle Disposizioni da me emanate 1’8 agosto u.s.;
la Comunione alle persone anziane e ammalate nelle case sia portata solo su richiesta e nei casi ritenuti gravi, con le dovute precauzioni ed accertandosi che non vi sia già in atto un contagio da Covid-19; si eviti, in ogni caso, di coinvolgere in questo servizio i Ministri straordinari della Comunione. Le stesse cautele siano adottate per quanto riguarda il sacramento dell’Unzione degli infermi;
per quanto riguarda la celebrazione delle Esequie:
il feretro venga portato in chiesa solo in prossimità dell’inizio della stessa celebrazione, affinché sia contingentato l’accesso dei fedeli e venga assicurata la debita igienizzazione dell’ambiente;
circa i casi accertati Covid, si svolga direttamente al Cimitero il rito dell’ Ultima raccomandazione e commiato (cfr. Rito delle Esequie, nn. 72-79), così come indicato nelle Disposizioni da me emanate il 9 marzo u.s. (n. 2).