Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo. La toccante testimonianza di una madre

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Acquaviva abbatte i muri dell’indifferenza: incontro a scopo informativo sull’autismo nella Sala Anagrafe del Comune. 

Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismo

foto di Daniela Ciriello

Resoconto a cura di Melania Evangelista

 Il 5 aprile 2017, presso la sala anagrafe del comune di Acquaviva delle Fonti, in occasione della ‘’ Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo ’’ del 2 aprile, si è tenuto un incontro a scopo informativo, al quale hanno partecipato:

la fotografa Daniella Ciriello (madre di un ragazzo affetto da autismo del quale non faremo il nome) che ha realizzato un video in cui compaiono delle foto che ritraggono suo figlio in determinati momenti della giornata, le stesse che ha racchiuso in un video, la psicologa Anna Maria Cassano, l’assessore comunale e prof.ssa presso l’Istituto Statale ‘’Don Milani’’ di Acquaviva Mariella Nardulli, che ha moderato l’incontro, il neurologo Paolo Giannini, il Dirigente Scolastico della Scuola Secondaria di Primo Grado ‘’Lucarelli’’ di Acquaviva delle Fonti, Anna Maria Bosco, e alcuni alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado ‘’Lucarelli’’ di Acquaviva delle Fonti, i quali hanno deliziato il pubblico con intermezzi musicali, ed è stata anche recitata una poesia scritta da una ragazza della scuola stessa e l’autore del libro ‘’Voglio togliere l’acqua del mare’Piero Fabris che ha gentilmente rilasciato un’intervista:

Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismoDa dove è scaturita la voglia di saperne di più sull’autismo e come è entrato a far parte di quel ‘’mondo’’?

‘’Ho conosciuto D. tramite amicizia. E ho da subito notato come fosse quasi impossibile gestirlo. I soggetti autistici vivono in un mondo tutto loro,percepiscono una realtà distorta. Da quel momento, mi sono detto che avrei dovuto fare qualcosa, capire i suoi silenzi, cogliere cosa si nascondesse dentro di lui. Io non sono né uno psicologo, né uno psicoterapeuta, ho sempre voluto tirarmi fuori da questo genere di cose, eppure tutto quello che ho fatto è stato osservare, poi ho cercato di dare a D. sicurezza, la stessa che gli era stata negata quando suo padre non lo aveva accettato. Così mi sono messo in gioco,seguendo D. nel suo percorso e pian piano ha cominciato a fare progressi.’’

Quindi lei ha insegnato qualcosa a D.?

‘’Beh si può dire che in realtà sia stato D. ad insegnare qualcosa a me. Prima di incontrarlo, non avrei mai immaginato che mi avrebbe così tanto aiutato.’’

Cosa le ha dato la giusta ispirazione per scrivere questo libro?

‘’La mia esperienza con D.,mi ha portato a pensare a questa storia. Il mio obiettivo è quello di portare la gente a smetterla di vedere l’autismo sempre come un ‘’disturbo’’ come ‘’l’essere diverso’’. Io non ho paura del diverso, se tutti quanti fossimo uguali sai che noia sarebbe? Come recita un antico proverbio : il mondo è bello perché è vario!’’

Prende la parola l’assessore prof.ssa Mariella Nardulli, che introduce l’evento ringraziando tutto il pubblico e sottolineando l’importanza di quest’argomento per tutta la comunità di Acquaviva delle Fonti, che non vuole lasciare le famiglie sole. Sono parole incoraggianti quelle dell’assessore, che invita la gente a non chiudere gli occhi sull’autismo. L’indifferenza è all’apice di qualsiasi fallimento. Siamo nel ventunesimo secolo e continuare a guardare ogni individuo che si presenti ’’diverso’’ ai nostri occhi, è veramente inaccettabile.

Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismo

foto di Daniela Ciriello

Interviene il Dirigente Scolastico della Scuola Secondaria di Primo Grado ‘’Lucarelli’’ di Acquaviva delle Fonti, Anna Maria Bosco: ‘’ Io considero la scuola come un marinaio che tesse la rete per includere ogni bambino o ragazzo nella società, come educatori è questo il nostro compito principale. Ricordo ancora le ‘’classi speciali’’ e trattare come tutti gli altri questi ragazzi è nostro dovere.Sono felice che siano stati introdotti degli insegnanti di sostegno all’interno di tutte le scuole pubbliche qui ad Acquaviva’’.

E dunque, come sostiene il Dirigente, è giusto dare anche ai soggetti autistici, la possibilità di ‘’essere’’ e per essere intendo arrivare a dire ‘’posso farcela’’ in un mondo pieno di pregiudizi e gente che non la smette mai di offendere e discriminare. Cari lettori, vi sfido ad entrare per una sera nel cervello di un autistico, provate a ‘’togliere l’acqua dal mare’’ come dice D. provate, per una volta, a smetterla di guardare con gli occhi, e iniziate a guardare col cuore,il cuore di chi non si ferma all’apparenza.

Dopo qualche breve accenno sull’argomento da parte della psicologa Anna Maria Cassano, il neurologo Paolo Giannini commenta ‘’ Non è semplice parlare di AUTISMO in quanto è una patologia molto complessa,ma a me piacciono le cose certe. Gli autismi sono difetti genetici e dunque non curabili. Si possono eseguire delle terapie che portino l’individuo a condurre una vita che eviti la sofferenza, ma queste non portano alla guarigione del paziente. E’ assurdo, ma ho visto ragazzi chiusi in casa per la loro disabilità o genitori che hanno fatto morire i loro figli perché convinti che fossero i vaccini a provocare l’autismo. Ho visto genitori fare finta di niente davanti all’ evidenza,ignari del fatto che avrebbero soltanto fatto del male ai loro figli. Il primo passo da compiere è ‘’L’ANALISI PRECOCE’’ che non deve essere trascurata, in quanto il bambino mostra anomalie già a partire dai 2 anni. Dall’ autismo non si guarisce , semplicemente perché il cervello legge il mondo in maniera diversa.’’

L’autore del libro risponde ‘’ Beh io nel mio libro ho cercato di spiegare cos’è più o meno l’autismo pur non essendo uno psicologo e qui non si tratta di business,l’unico mio obiettivo è far riflettere e combattere i pregiudizi!’’. Giannini e Fabris condividono la stessa idea: smetterla di essere prevenuti nei confronti dei soggetti autistici. Ma forse,siamo troppo superficiali per farlo.

Parla la mamma di D., Daniela Ciriello : ‘’ Ho realizzato questo progetto decidendo di chiamarlo ‘’SIMPATICAMENTE AUTISTICO’’ perché non vedo l’autismo come un ‘’disturbo’’. Spesso gli autistici vengono etichettati come mostri per via delle loro reazioni talvolta anche violente. Mio figlio ha 23 anni e mi ha aiutato a capire il mondo. Sono un genitore e noto la paura negli occhi delle persone e i soggetti autistici riescono a percepire se qualcuno ha paura di loro. Purtroppo ci sono pochi centri specializzati qui al sud e così mi sono adattata. C’era una sola persona che seguiva 5 ragazzi e mio figlio a volte è tornato a casa con dei lividi sul corpo..così mi sono allarmata e invece poi ho scoperto che imitava tutto quello che facevano gli altri ragazzi e quindi era quella la causa. Mi sono rimboccata le maniche e ho tirato su il mio bambino da sola,non condanno nessuno,non è facile,ma mio marito ha preso la sua decisione’’.

Parole toccanti quelle della mamma di D., che ha dimostrato di avere una forza straordinaria e questo è il più bel regalo per D., perché ha dato voce a chi non l’ha avuta per troppo tempo, ha dato voce a tutte quelle mamme che non hanno avuto la sua forza o a quelle che lo hanno accettato e si sono fatte coraggio, trattando un argomento delicato tramite un’esperienza vissuta in prima persona. D. ha sorriso per tutta la serata, mostrando una dolcezza infinita.

A volte basta davvero poco per trasmettere tanto. Se avreste provato ad osservare D. la voglia incredibile di scavare nella sua mente sarebbe stata incontrollabile. Dovremmo iniziare a guardare l’autismo come semplice difetto genetico e abbattere i muri dell’indifferenza e della paura che creiamo ogni volta che incontriamo un individuo autistico, e per fare questo partiamo da noi stessi, smettiamola di giudicare, di avere sete di pettegolezzo, smettiamola.

Perchè D. come tanti altri ragazzi, ha un cuore davvero grande, che merita di essere custodito come il più bel dono dell’universo.

Melania Evangelista

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