Presentata a Bari la XX edizione della Festa della Cipolla di Acquaviva

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Presentata al mercato coperto di corso Mazzini a Bari la XX edizione della Festa della Cipolla di Acquaviva.

Alla presentazione della Festa della Cipolla di Acquaviva hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Leo Di Gioia, la consigliera metropolitana con delega alla Cultura Francesca Pietroforte, l’assessore al Commercio del Comune di Bari Carla Palone, il sindaco di Acquaviva Davide Carlucci e il presidente della Proloco Domenico Ieva.

Presentata a Bari la XX edizione della Festa della Cipolla di Acquaviva

Presentata a Bari la XX edizione della Festa della Cipolla di Acquaviva

Far conoscere il nostro ‘prezioso’ bulbo, ben al di là dei confini regionali, è l’intento che anche quest’anno porta la Proloco e il Comune di Acquaviva, a promuovere un evento che possa celebrare il paese dando, al tempo stesso, il giusto risalto alle sue tipicità e alle peculiarità del territorio.

Buon cibo, valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali, patrimonio storico-artistico, musica e intrattenimento: questa è la formula vincente sulla quale, ancora una volta, si vuole ambire.

“Abbiamo voluto riportare il nostro prodotto nel luogo in cui deve essere più che mai presente e valorizzato, il mercato”– ha spiegato il sindaco di Acquaviva Davide Carlucci –  siamo lieti che la festa più popolare di Acquaviva ospiti, quest’anno, anche l’evento di lancio di una nuova rassegna musicale che si svilupperà fino al 2019. È la dimostrazione del fatto che cultura, enogastronomia e agricoltura possano andare a braccetto, trainando l’economia del territorio”. 

“La cipolla è uno dei prodotti più importanti della Puglia, una regione che sta imparando sempre di più a valorizzare le sue biodiversità”, ha aggiunto Di Gioia. 

“Anche quest’anno – dichiara il Presidente della Pro Loco “Curtomartino”, Domenico Ieva – ‘La Festa della Cipolla’ si conferma come punta di diamante della programmazione estiva acquavivese, un esempio di come la dimensione culturale e quella turistica siano in grado di coniugarsi facendosi impresa e diventando un fattore attrattivo e di promozione territoriale. La nostra festa rappresenta un modello di come sia possibile creare sviluppo locale attraverso un’offerta variegata e la capacità di parlare al pubblico in maniera trasversale”.

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