Cellamare dice no all’impianto di compostaggio. Si fa avanti Grumo. L’ipotesi Acquaviva

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impianto di compostaggioScrive Sergio Carlucci sul gruppo facebook: “A Cellamare non vogliono più l’impianto di compostaggio funzionale all’intero Ato, rinunciando così a 6 milioni di euro. Grumo, stando ad un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, si sarebbe candidata ad ospitare l’impianto.

Sarebbe interessante capire se l’eventuale individuazione di un sito adatto ad Acquaviva possa rappresentare un vantaggio per il paese o uno svantaggio. Sia in termini economici che ambientali”.

Interviene Paolo Da Pelo, ricercatore ed ex presidente del comitato “Acquaviva Verso Rifiuti Zero”: Contattate il progettista, che noi invitammo anche ad Acquaviva per un incontro, l’ingegner Velluzzi, per avere qualche ragguaglio. Comunque è un digestore anaerobico, non proprio un impianto di compostaggio per quel che ricordo”.

Possibilista anche Domenico Tria, attuale presidente del comitato “Rifiuti Zero”: “Oggi ci sono tecnologie molto avanzate anche rispetto a pochi anni fa. I digestori forse hanno minore impatto ambientale ma il prodotto finale non ha la stessa qualità e richiesta di quello dell’impianto di compostaggio.

Si deve anche fare un bilancio economico e non solo ambientale altrimenti il dibattito è solo accademico. Chi deve investire deve comunque avere un ritorno reddituale altrimenti parliamo di aria fritta”.

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