Riqualificazione urbana ex 167, case popolari, aree attrezzate e servizi in viale della Repubblica
Trasmesso il progetto di prossima realizzazione con il quale il Comune ha acquisito il finanziamento di 622 mila euro sul bando delle periferie della Città Metropolitana di Bari.
Con una nota diffusa oggi 15 giugno l’Assessore all’Urbanistica Francesco Bruno anticipa l’avvio del piano di riqualificazione urbana finanziato dalla Città Metropolitana di Bari.
Si tratta di un intervento di riqualificazione urbana che riguarderà una parte della zona ex 167 – si legge nella nota dell’Assessorato – e che mira a ridurre la marginalità di queste aree attraverso la previsione di aree attrezzate e servizi che consentano una maggiore integrazione sociale di questa parte periferica di città.
Il progetto mira inoltre a riconnettere urbanisticamente le palazzine ex IACP a ridosso della circonvallazione, assieme alla scuola materna Capozzo ed alle case popolari di recente costruzione, con il resto della città attraverso infrastrutture verdi e di mobilità lenta.
Sono previste infatti la realizzazione di un parco attrezzato che include percorsi pedonali e ciclabili, un campo sportivo polifunzionale, un chiosco ricreativo, ampie aree verdi e giochi per bambini. Il progetto prevede inoltre la riqualificazione a verde dei margini stradali di viale della Repubblica ed il completamento della strada alle spalle della scuola materna Capozzo.
Con la scelta della ex 167 per la realizzazione di queste opere – conclude la nota dell’Assessorato all’Urbanistica -si risponde finalmente alle continue richieste da parte dei residenti della zona di tenere maggiormente in considerazione le problematiche del quartiere e di darne la giusta dignità urbana.
La misura concessa in favore del comune di Acquaviva è finalizzata alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate attraverso la promozione di progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano, di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all’accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, al potenziamento delle prestazioni urbane anche con riferimento alla mobilità sostenibile, allo sviluppo di pratiche, come quelle del terzo settore e del servizio civile, per l’inclusione sociale e per la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, anche con riferimento all’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.