Suburra in Consiglio Comunale, lascia il Vice Presidente Colafemmina: “Dimissioni irrevocabili”

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L’atto è stato firmato questa mattina. Dopo le dimissioni si aprirà la partita sulla successione, ma bisognerà attendere per inserire all’ordine del giorno la designazione del nuovo vicepresidente del Consiglio. 

La decisione è stata assunta dopo la seduta consiliare di ieri sera, nel corso della quale – sostiene Francesco Colafemmina –la polemica politica  è stata trasformata in questione privata e familiare”.

Vice Presidente Francesco Colafemmina

Il Vice Presidente dimissionario Francesco Colafemmina

Non è dello stesso parere Sergio Carlucci, consigliere per Nuova Acquaviva, che già ieri sera aveva cercato di smorzare le polemiche:

Oggi, a seguito di un intervento in Consiglio di Leonardo Laterza, un bellissimo intervento che elencava le azioni a favore dei giovani da parte di questa amministrazione, il consigliere Francesco Colafemmina ha accusato sindaco e maggioranza di aver utilizzato la figura di alcuni bambini a scopo di propaganda. In realtà gli unici bambini presenti sul palco o in prossimità degli spazi in cui si sono tenuti i comizi erano figli e nipoti di appartenerti alla coalizione e dello stesso sindaco. In risposta a questo inqualificabile attacco, il sindaco ha fatto presente che il consigliere in questione ha utilizzato in campagna elettorale una foto che lo ritraeva di spalle con suo figlio (una scelta comunque legittima e apprezzabile sul piano umano). A quel punto la reazione del consigliere Colafemmina è stata violenta sul piano verbale ed è culminata nel suo plateale abbandono dell’aula. In sostanza, si è inalberato quando gli si è fatto notare che ciò di cui accusava la maggioranza era ciò che lui stesso aveva fatto e non per questo, dall’altra parte gli è stata rivolta alcuna accusa di strumentalizzazione.

Non intendo ritornare sui fatti di ieri scrive però Colafemmina sui social – solo assicurarvi che continuo ad operare nell’interesse della collettività anche se per l’ennesima volta le mie tre mozioni (rotatorie, incentivi alle attività commerciali e verde pubblico) non sono state trattate. Vi rendo partecipi della seguente comunicazione inviata questa mattina a chi di dovere. 

LE DIMISSIONI DI FRANCESCO COLAFEMMINA

Gentile Sindaco, gentile Presidente, gentili colleghi,

Con la presente Vi trasmetto le mie dimissioni dalla carica di vice-presidente del Consiglio. Al netto del deprecabile e vergognoso episodio della seduta di ieri sera, nel corso della quale la polemica politica è stata trasformata in questione privata e familiare, sotto lo sguardo ilare o irridente di taluni consiglieri di maggioranza che forse non hanno compreso la gravità di quanto accaduto; al netto di questo spiacevole episodio che ancora una volta mi rende consapevole di quanto abietta possa diventare una dialettica di certo aliena dall’interesse collettivo, vi sono due questioni di merito che mi obbligano a prendere questa decisione.

Da un lato per mesi ho sentito il mio nome accostato ad una definizione sarcastica – “stampella della maggioranza” –, pur non avendo mai votato a favore di provvedimenti presentati dalla maggioranza, pur avendo in plurime occasioni esercitato senza tema di smentita il mio ruolo di controllo dell’operato dell’amministrazione anche attraverso le forme più coerenti e accese di contrasto. Dall’altro sento più insistenti negli ultimi mesi voci, espressioni sibilline o apertamente diffuse, che tenderebbero a descrivere il sottoscritto quale consigliere “beneficato” dall’attuale amministrazione di un ruolo di “visibilità” attraverso la carica – ricordiamolo: cui non spetta alcun compenso – di vice-presidente. Giova ricordare che nel corso del primo consiglio comunale proposi di affidare al consigliere Maurizio questo ruolo, ma lui declinò. Sicché per via dei contrasti interni all’opposizione vi furono due candidature sottoposte alla maggioranza, la mia e quella del consigliere Montenegro. E la maggioranza dei voti ricadde su di me. Non si è mai trattato pertanto di un beneficio o una concessione, quanto piuttosto dell’esercizio di un diritto sancito dallo Statuto: il diritto per l’opposizione di rappresentare il vice-presidente.

Fughiamo perciò ogni ombra definitivamente: nasco e resto un uomo libero! E mi preme ribadire che non necessito di alcuna visibilità nel disciplinare un’aula spesso cronicamente indisciplinata e in grado di dare il peggio di sé. Né tantomeno tollererò oltre insinuazioni di alcun genere, tenuto conto che la mia linea politica non ha mai fatto sconti all’attuale amministrazione.

In secondo luogo credo sia sempre più necessario dare testimonianza efficace del mio ruolo di opposizione, anche – laddove concesso o opportuno – costruttiva, senza dovermi sottrarre al dibattito per presiedere l’aula.

Rinnovando la mia immutata stima e l’antica amicizia al Presidente Francesca Pietroforte e invitando tutti voi colleghi a riconsiderare il livello da Suburra che riusciamo a raggiungere nel corso dei Consigli – presenti o assenti le telecamere, non fa differenza – porgo i miei più cordiali saluti.

Le presenti dimissioni ai sensi dell’art.16 dello Statuto sono da intendersi irrevocabili.

Cordialmente

Francesco Colafemmina

 

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